I 10 borghi più belli del Lazio
Avevate in mente una vacanza nel Lazio? Oltre alla Capitale più famosa del mondo, vi sono tantissimi borghi suggestivi da visitare. Elenchiamoli e vediamoli insieme:
– Civita di Bagnoregio
– Calcata
– Sermoneta
– Castel di Tora
– Bomarzo
– Orvinio
– Caprarola
– Nemi
– Canterano
– Collalto Sabino
Civita di Bagnoregio – La Città che Muore
Uno dei simboli dei borghi italiani è di sicuro Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, ribattezzata “la città che muore” dallo scrittore Bonaventura Tecchi.
Situato in una posizione isolata (a 443 metri di altezza), su uno sperone roccioso senza traffico e inquinamento, rappresenta la tipica essenza del borgo.
Qui sembra che il tempo si sia fermato e data la sua collocazione su una rupe di tufo, è uno dei posti più suggestivi della penisola.
Tra i posti da visitare di questo borgo vi è la casa Natale di San Bonaventura, un francescano amico di San Tommaso d’Aquino, ricordato da Dante nel Paradiso.
E’ possibile visitare i sepolcri a colombario etruschi e romani ricavati nelle sue rupi.
Civita inoltre è ricca di erosioni, affacciandosi su di queste si potranno ammirare il Montione, una sorta di altissimo torciere; i Ponticelli, una strada sospesa sugli abissi; ed il Cavone Grande, un immenso cratere di argilla.
Calcata – Il borgo degli Artisti
Simile a Civita di Bagnoregio, per la sua posizione, è il bellissimo borgo di Calcata, a soli 40 chilometri da Roma, anch’esso in provincia di Viterbo, dove si possono trovare altri deliziosi paesini come Capodimonte, Ronciglione, Latera, Proceno, San martino al Cimino e Castel Sant’Elia. Infine Caprarola, che è un antico borgo cinquecentesco, nella sua piazza sorge l’incredibile Palazzo Farnese, con la sua particolare forma pentagonale.
Il borgo di Calcata è detto anche “borgo degli artisti“, per l’elevato numero di creativi provenienti da tutto il mondo, che vivono e lavorano nel villaggio. Non solo pittori e scultori, ma anche musicisti e attori, che si possono incontrare direttamente nei loro studi d’arte, oppure ammirare le loro opere nelle gallerie o negli spazi espositivi.
Dal paese si può accedere a diversi percorsi naturalistici, a piedi o a cavallo, che attraversano il Parco regionale Valle del Treja.
Per chi volesse trascorrere qualche giorno nel borgo, c’è la possibilità di alloggiare nelle tipiche case di Calcata, piccoli alloggi a prezzi contenuti sparsi per il borgo.

Sermoneta – Borgo senza tempo
Centro antico, Sermoneta è uno dei più bei borghi medioevali del Lazio, una cittadina senza tempo avvolta in un atmosfera unica e suggestiva e circondata da una possente cinta muraria.
Luogo incantevole, caratterizzato dalla presenza del Castello Caetani e dal suo splendido centro storico, offre un viaggio alla scoperta dei borghi medievali del Lazio.
Da visitare assolutamente oltre al Castello Caetani vi sono l’Abbazia di Valvisciolo, la Loggia dei Mercatini, la cattedrale di Santa Maria, la Chiesa di San Michele Arcangelo a Sermoneta, il Convento di San Francesco, la Sinagoga Ebraica ed altri.
Oltre all’importanza storica, culturale e paesaggistica, Sermoneta è famosa anche per le numerose sagre che si svolgono all’interno del borgo.
Castel di Tora – Borgo fiabesco
Situato in un suggestivo scenario di boschi, gole, torrenti e laghi, Castel di Tora è tra i borghi più belli d’Italia.
Sulle rive del lago artificiale del Turano, gode di un panorama affascinante, tra i più belli della regione, circondato da fitti boschi dominati dal Monte Navegna.
Il paesaggio è per la maggiore incontaminato, ricco dei profumi di ginestre e timo e con aria pura da respirare profondamente; i colori dei secolari castagneti e dell’acqua blu che riempiono gli occhi ed il volo delle poiane da ammirare.
Arrampicato su un’altura vi è il centro storico, dominato da un antico castello, rimasto invariato nell’architettura rurale medievale, come anche le case fatte in pietra a vista, con coperture in legno e tetti con tegole di laterizio.
Questo borgo vanta di un fascino e un’atmosfera fiabesca, antichi portali, passaggi, grotte e cantine scavate nella roccia, fregi e iscrizioni latine sui muri perimetrali della chiesa, il campanile dove crescono la violacciocca e la mentuccia, la piazzetta belvedere sul lago, la torre pentagonale, unica conservata delle mura medievali.
Da assaggiare assolutamente il polentone e gli strigliozzi.

Bomarzo – Villa delle Meraviglie
Questo borgo è conosciuto per il celebre Sacro bosco dei mostri, anche chiamato “Villa delle meraviglie”, nato a metà del 1500 dall’idea del principe Pier Francesco Orsini, allo scopo di “sol per sfogare il core” spezzato per la morte della moglie Giulia Farnese.
Creato in un parco naturale, luogo magico, tra migliaia di piante anche rare, e ornato da numerose sculture in basalto che ritraggono animali mitologici, divinità e, appunto, mostri.
Il paese conta meno di duemila persone, e si trova proprio nel cuore della Tuscia, nell’ampia vallata del Tevere, al confine con l’Umbria. Dai ritrovamenti nell’area gli storici fanno risalire la sua origine al periodo Etrusco e poi Romano, infatti restano ancora un acquedotto, una piramide etrusca e le necropoli.
Sono tanti i motivi per cui visitare Bomarzo e le sue meraviglie, sia se siete appassionati di parchi e giardini, sia di luoghi storici.


Orvinio – Sui Monti Lucretili
Il piccolo comune è situato in provincia di Rieti, sulle pendici di un colle a 840 metri s.l.m.
Anch’esso menzionato tra i Borghi Più Belli D’Italia, conta oggi circa 400 abitanti e le sue origini sono datate al periodo in cui i siculi conquistarono la Sabina.
Dopo essere stata per secoli sotto il dominio dei monaci Benedettini di Santa Maria del Piano, diviene nel XVI secolo feudo di nobili famiglie come gli Orsini, i Muti ed i Borghese, per entrare in seguito a far parte dello Stato Pontificio.
Durante la bella stagione Orvinio diventa perfetta per emozionanti escursioni a piedi, in sella ad una mountain bike oppure a cavallo tra i sentieri del Parco dei Monti Lucretili.
Per chi visita Orvinio immancabili ovviamente saranno le degustazioni dei suoi sapori più genuini come per esempio il polentone, polenta locale, oppure il cecamariti, un tipo di pasta tradizionale fatta in casa.

Caprarola – Palazzo Farnese
Comune italiano della provincia di Viterbo nel Lazio, situata nel versante sud dei Monti Cimini ad est rispetto al Lago di Vico ed arroccata su uno sperone tufaceo.
Grazie alla bellezza dei suoi luoghi è stata oggetto di studi nel 1995 della Scuola di Architettura del Principe Carlo d’Inghilterra.
Anche essendo immersa nell’antico territorio etrusco, Caprarola ha radici in epoca molto più recente.
Il borgo di Caprarola è situato lungo una strada dritta in leggera pendenza che divide in due il borgo.
Superate abitazioni medievali e palazzi rinascimentali, si arriva fino a Palazzo Farnese, uno dei capolavori dell’architettura laziale.
Molte sono le attrazioni da visitare; oltre al già ricordato Palazzo Farnese, troviamo il suggestivo Lago di Vico, la rigogliosa Riserva dei Monti Cimini e la Chiesa di Santa Teresa.
Il territorio è immerso in verdi boschi di noccioleti, che producono una delle migliori qualità di nocciole presenti sul mercato italiano.

Nemi – Pese delle fragole
Comune italiano della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.
Il borgo di Nemi si trova nel cuore verde dei Castelli Romani a 520 metri di altezza, su uno sperone proteso verso l’omonimo lago.
Il centro storico offre piacevoli passeggiate. Qui possiamo trovare botteghe di artigiani soprattutto di prodotti enogastronomici. Continuando la passeggiata si arriva ad un altro belvedere con un magnifico affaccio sul Lago di Nemi.
Oltre al lago potrete visitare chiese, musei ed un particolare crocifisso appena fuori dal paese, nel Santuario del Santissimo Crocifisso.
Passando alla parte gastronomica locale, Nemi è famosa per le sue deliziose fragoline, che vengono ogni anno celebrate in una celebre Sagra.
Ma Nemi è un ricco produttore anche di fiori, miele, e funghi. Infatti fra i molti piatti tipici della cucina nemese, ricordiamo le fettuccine ai porcini, la polenta con le salsicce, la minestra di gialloni con la satorrea, il baccalà in guazzetto, la coratella con le fave e la pizza di farina di mais ripiena con le verdure.

Canterano – Il borgo salotto
Il borgo di Canterano, nel Lazio, è perfetto da girare a piedi perdendosi per gli affascinanti vicoli.
Questo borgo sorge su uno sperone di roccia dei Monti Ruffi, in provincia di Roma ed a soli 60 chilometri dalla capitale, e conta meno di 400 abitanti.
Nonostante il terremoto che lo ha colpito nel 2000, distruggendo buona parte delle sue meraviglie, Canterano si è risollevata e offre ai visitatori un accogliente luogo fiabesco, tra le colline e i boschi laziali.
I numerosi ritrovamenti archeologici testimoniano le antiche origini di Canterano, infatti tangibili sono i resti delle avvincenti vicende storiche che lo hanno visto protagonista, che si possono ritrovare nelle sua mura, nelle architetture e nelle sue chiese.
Il centro storico del villaggio per quanto è suggestivo, è stato definito con l’appellativo di “salotto a cielo aperto” dai responsabili del Club I Borghi più belli d’Italia.
Canterano è ricca di posti da visitare, tra questi le sue profonde e misteriose grotte sotterranee, una chicca che si incontra passeggiando nelle aree boschive limitrofe al centro del paese.

Collalto Sabino – Il borgo che sembra un presepe
Collalto Sabino, comune italiano della provincia di Rieti, nel Lazio, sorge su un rilievo montuoso a sud-est del lago del Turano, al confine con l’Abruzzo, anch’esso incluso tra i borghi più belli d’Italia.
Le origini di questo borgo, secondo gli storici risalgono all’epoca dei Longobardi.
Il nome di Collalto Sabino deriva dalla sua collocazione su un colle, appunto Collis Altus, e dai signori che diedero origine alla baronia: i Collalto.
Chi arriva in questo borgo si trova immerso in un dedalo di viuzze strette e scalinate che vanno in ogni direzione, alcune portano alle rocche e al maestoso Castello Baronale.
Dunque un luogo incantevole per fare un tuffo tra i profumi e i colori di un passato non troppo lontano.
