I luoghi da visitare in Calabria
La Calabria è una terra situata a Sud occidentale dell’Italia , essa offre moltissime attrazioni caratterizzata da un clima bruciante , con le sue aspre montagne i suoi borghi storici e le sue rinomate spiagge . Questa terra può offrire splendidi panorami e paesaggi con i suoi parchi nazionali come il Parco del Pollino , parco archeologico di Scolacium e parco Nazionale della Sila , tutti rinomati ed apprezzati dai loro visitatori . Le sue splendide città di mare e non , che offrono un inter culturale di grande valore ed impatto sociale-culturale , come Tropea ,Gerace , Chianalea di Scilla , Amantea , tutte tappe obbligatorie per chi decidesse di visitare questa stupenda terra . Come non parlare di Reggio Calabria che è la città più importante con il suo famoso museo archeologico e i suoi famosissimi Bronzi di Riace . Terra che offre una vacanza a 360 gradi , mare e montagna, arte, cultura , eno-gastronomia e come non menzionarvi l’accoglienza calorosa del popolo calabrese . Se avete in programma una vacanza presso questa regione, leggete con attenzione questa classifica con le 10 attrazioni calabresi imperdibili .
1. Reggio Calabria
Reggio Calabria , città costiera della Calabria, di fronte alla Sicilia separata dallo Stretto di Messina. La città offre una moltitudini di attrazioni , la più importante è il Museo Archeologico Nazionale . Il museo ospitata i famosissimi Bronzi di Ricae scoperti nel 1975 da Stefano Mariottini ed oggi custodite al livello D sezione I . Numerose sono le ipotesi della loro provenienza , non è ancora certo che la coppia di statue costituisse un gruppo unico oppure se il loro accostamento fosse stato realizzato solo in occasione del trasporto via mare. L’identificazione è piuttosto incerta e dibattuta , se fossero atleti e eroi oppure divinità . Il museo apre dal martedì alla Domenica dalle 9:00 alla 20:00 con il costo del biglietto intero di 8 euro e il ridotto di 5 euro . Altra cosa da non perdere assolutamente è la Cattedrale , con la Madonna della Consolazione collocata sull’altare maggiore . IL Duomo di reggio Calabria sorge al centro della città , edificata su un’antico tempio pagano nel l’anno mille ed ha subito diverse trasformazioni . Gli stili dell’edificio attuale, frutto della più recente ricostruzione, sono il liberty ed il neo-romanico. Per la festa della presentazione della Beata Vergine Maria si ripete un rito dal 1636 , cioè cento uomini sotto i dieci quintali dell Vara trasportano la Venerata Effigie dall’Eremo in Cattedrale , festa che si ripete dal 8 settembre al 21 novembre . Da visitare è anche l’altro simbolo di Reggio Calabria, ovvero il Castello Aragonese.
Maggiori informazioni: Sito ufficiale in Italiano
Posizione: Reggio Calabria
Durata: 1/2 giorni
Statistiche dei viaggiatori su TripAdvisor: media giudizio 4.5 su 5 punti
2. Fortezza Aragonese di Le Castella
Sulla Fortezza Aragonese di Le Castella si racconta che esso rappresenta uno dei sette castelli a guardia dell’arcipelago davanti all’isola di Capo Rizzuto . Il castello è circondato dal mare , collegato con la terra ferma tramite una piccola lingua di terra . La fortezza si affaccia su una splendida vista del mar Ionio e sull’omonima riserva Marina di Capo Rizzuto istituita nel 1991 . Il castello è ciò che rimane di una vasta area che doveva costituire un vero e proprio villaggio dotato di cinta muraria . La fortezza ebbe come unico scopo il ricovero dei soldati che difendevano la costa contro gli attacchi saraceni . E possibile accedere in una delle stanze della fortezza è dove si può osservare in tempo reale i fondali dell’Area Marina Protetta con delle telecamere subacque posizionate a 10 metri di profondità . L’intera area di Capo Rizzuto è posizionata al centro della bellissima Costa dei Saraceni, interessata da una frequentazione turistica tra le più elevate della Calabria, sia per il valore paesaggistico ed ambientale delle coste, sia per la ricchezza di risorse culturali ed archeologiche.
Maggiori informazioni: Sito ufficiale in Italiano
Posizione: Fortezza Aragonese
Durata: 1/2 ore
Statistiche dei viaggiatori su TripAdvisor: media giudizio 4.5 su 5 punti
3. Tropea
Tropea capitale della regione di Capo Vaticano che si trova sulla costa orientale dell calabria , sulla costa tirrenica . La morfologia della città è divisa in due parti: la parte superiore, dove vivono la maggior parte degli abitanti e la parte inferiore, detta “Marina“, che si trova nei pressi del mare e del porto. Un leggenda narra che il fondatore della città fu Ercole , che trovandosi di ritorno dalla Spagna , si fermò sulla Costa degli Dei e li fondò la città . L’intera area secondo gli studi archeologici risale all’età del Bronzo , sono stati rinvenute tombe di origine magno-greca . L’economia della zona in inverno è principalmente agricola infatti qui si coltiva la famosissima cipolla rossa di Tropea e d’estate vive principalmente di turismo . Numerosi sono gli eventi estivi ,come Premio Letterario Nazionale la festa I tri da cruci , Tropea Film Festival ,Tropea Blues Festival e la famosa Sagra della Cipolla Rossa . Cosa interessante da vedere è il Santuario di Santa Maria dell’Isola , situato sulla cima di un piccolo promontorio accessibile attraverso una dura scalinata . Da li è possibile godere della piacevole atmosfera di spiritualità e di silenzio sulla vista delle Isole Eolie.
Maggiori informazioni: Sito ufficiale in Italiano
Posizione: Tropea
Durata: 1 giorno
Statistiche dei viaggiatori su TripAdvisor: media giudizio 4.5 su 5 punti
4. Gerace
Gerace , piccola città di 2600 abitanti ( solo 1900 ab. nel borgo storico ) , arroccata su una rupe di tufo dell’Aspromonte. Nel 2015 arriva al settimo posto tra i più belli borghi d’Italia . Città di matrice medievale situata tra la selvaggia natura mediterranea, in una posizione panoramica sul mar Ionio e su gran parte del territorio della Locride . L’intera area gode di un notevole interesse storico e artistico , dove il suo centro era racchiuso da un’imponente cinta muraria e raggiungibile solo attraverso delle porte urbiche ( oggi distrutta dal terremoto ) . Numerose sono le cose da scorgere tra le tanti viuzze del paese , come la Casa Catalana con le sue bifore moresche nel quartiere Borgo . importante è la chiesa del X secolo chiamata chiesetta di San Giovannello , e la Cattedrale di Santa Maria del Mastro, consacrata nel 1045 e sconsacrata nel 1222 dall’imperatore Federico II , con uno stile romanico-normanno. Ha una pianta a croce greca, divisa in tre navate con una doppia fila di colonne di marmo provenienti dai templi della Magna Grecia. interessanti sono anche il Monastero di Sant’Anna del 1344 , il Convento dei Cappuccini con la sua facciata barocca , la Chiesa di Santa Maria del Mastro ( edificio di impianto bizantino) , ed infine il Castello che oggi ne rimane solamente una parte a causa del terremoto del 1783 che distrusse gran parte della fortificazione cittadina .
Maggiori informazioni: Sito ufficiale in Italiano
Posizione: Gerace
Durata: 1/2 ore
Statistiche dei viaggiatori su TripAdvisor: media giudizio 4.5 su 5 punti
5. Chianalea di Scilla
Chianalea è considerata la “piccola Venezia del Sud”. Il borgo più antico di Scilla , il suo nome deriva da Piano della Galea perché per l’appunto le sue case sorgono direttamente sul mare , separate tra loro da piccole viuzze che scendono direttamente nel Mar Tirreno . IL posto offre molte attrattive , come le sue famose fontane . La fontana Ruffo del XVI secolo in via annunziata , la fontana tre canali del 1610 e la fontana Il Canalello . Gli edifici storici degni di nota sono : la Chiese di Santa Maria di Porto Salvo e la Chiesa di San Giuseppe e l’antico Palazzo Zagari del 1933 in stile eclettico, Villa Zagari del 900 è oggi monumento Nazionale dedicato allo scienziato Giuseppe Zagari . L’attività economica principale del paese è la pesca , in particolare quella del pesce spada che secondo una leggenda è l’unico essere vivente che non prova orrore alla vista di Scilla . Durante la stagione degli amori raggiungeva questo tratto di mare proprio per corteggiarla. Il vecchio porto oggi è sostituito dalla più moderna passerella , su cui sta il fiocinatore che è colui che avvista il pesce-spada e scaglia l’arpione per la sua cattura .
Maggiori informazioni: Sito ufficiale in Italiano
Posizione: Chianalea di Scilla
Durata: 1 giorno
Statistiche dei viaggiatori su TripAdvisor: media giudizio 4.5 su 5 punti
6. Amantea
Amantea , è un centro turistico definito “la città dalle due anime“, quella vecchia di impronta medievale dove in cima ad una collina troviamo le rovine di un castello medievale con mura di cinta e una torre di avvistamento . In quest’area troviamo anche il monastero di San Bernardino da Siena , costruzione di grande valore artistico culturale. L’intero monastero è stato restaurato recentemente con il suo stile romanico è oggi monumento nazionale . L’altra zona è quella nuova, piena di vitalità e di modernità, con il suo porticciolo turistico .
Maggiori informazioni: Sito ufficiale in Italiano
Posizione: Amantea
Durata: 1
Statistiche dei viaggiatori su TripAdvisor: media giudizio 4.5 su 5 punti
7. Parco Nazionale della Sila
il Parco Nazionale della Sila si trova tra tre provincie , Cosenza , Catanzaro e Crotone. Il parco rappresenta un vero e proprio esempio di abitat allo stato selvaggio , dove è possibile entrare in contatto con la natura e la fauna tipiche di questa regione . Si possono avvistare specie in vie di estinzione , come il lupo silano , la faina tra le altre più comuni specie come il cervo , il capriolo , il cinghiale etc. Il parco offre numerose attività come l’escursione a cavallo , visitare il sito ufficiale per prendere visione delle diverse iniziative .
Maggiori informazioni: Sito ufficiale in Italiano
Orari di apertura: Ingresso libero
Posizione: Parco Nazionale della Sila
Durata: 4/5 ore
Statistiche dei viaggiatori su TripAdvisor: media giudizio 4.5 su 5 punti
8. Parco Nazionale del Pollino
Il Parco Nazionale del Pollino , il più grande d’Italia , e sul versante calabrese offre riserve naturali fra cui la Riserva orientata Valle del Fiume Lao , le Gole del Raganello e la Valle del Fiume Argentino . Il parco offre diverse attrattive con le diverse discipline sportive . Infatti di inverno è possibile praticare lo sci di fondo , nei mesi estivi si possono praticare l‘alpinismo , la speleologia, la mountain bike e cosa da consigliare anche per i meno esperti è il rafting ,con un percorso di circa 2 ore dove per le gole del fiume è possibile rilassarsi , divertirsi , scattare foto alle cascate e fare un tuffo.
Maggiori informazioni: Sito ufficiale in Italiano/Inglese
Orari di apertura: Ingresso libero , per le attività consultare il sito ufficiale
Posizione: Parco Nazionale del Pollino
Durata: 1/2 ore
Statistiche dei viaggiatori su TripAdvisor: media giudizio 4.5 su 5 punti
9. Parco archeologico di Scolacium
Nel comune di Borgia , poco più a sud di Catanzaro Lido , si trova l’area del Parco archeologico di Scolacium . Nel parco si trovano reperti che testimoniano la presenza di un’antica colonia greca di Skylletion successivamente divenuta la romana Scolacium dopo la guerra contro Annibale . Dell’antico impianto di Skylletion rimane ben poco , mentre della colonia romana rimangono ben più resti , come le strade lastricate , l’antico acquedotto , gli impianti termali e l’antico l’anfiteatro del I secolo d.C. che poteva ospitare fino a 5000 spettatori .Nel parco troviamo anche la basilica dedicata a Santa Maria della Roccella fondata tra l’XI e XII secolo in stile romanico con influenze arabe e bizantine . Tutt’oggi si continua a scavare , emergono sempre nuovi reperti . Sopra la collina le ricerche preliminari hanno portato alla luce un’altro anfiteatro del II secolo d.C. e tre impianti termali . All’interno del parco troverete anche un museo che contiene numerosi reperti d’epoca romanica
Maggiori informazioni: Sito ufficiale in Italiano
Orari di apertura: dalle 10:00 alle 15:00 costo 3 euro
Posizione: Parco archeologico di Scolacium
Durata: 2/3 ore
Statistiche dei viaggiatori su TripAdvisor: media giudizio 4.5 su 5 punti
10. Cosa mangiare
La Calabria una terra racchiusa tra due mari , che custodisce rituali culinari dal retaggio antichissimo . Un patrimonio gastronomico unico non fatto di solo peperoncino o di preparazioni che abbondano di olio ma guidato dalle civiltà che hanno segnato la storia di questa terra . Piatti di ogni genere dal pesce alla carne agli stupendi incroci dei sapori unici delle verdure di questa terra . A mio malgrado parlerò solo di alcuni dei piatti tradizionali calabresi . Un piatto saporito e da gustare in ogni stagione è Lagane e ceci, un piatto della cucina casalinga la con pasta fatta in casa e ceci in pignatta cotti lentamente sul camino . Altro piatto Patate mpacchiuse cu i pipi patate fritte insaporite con peperoni verdi fritti , un ottimo contorno ma non tanto leggero . La Struncatura una pasta tipica della piana di Gioia Tauro con alici e mollica . Un dolce tipico è Panicelli della Riviera dei Cedri , il dolce consiste in fagottini di foglie di cedro cotti al forno ripieni di uva zibibbo appassita e pezzettini di buccia di cedro.
Curiosità da sapere
Da sapere che Capo del Vaticano deriva da una leggenda , il termine Vaticano deriverebbe infatti dal latino Vaticinium, che significa oracolo , infatti si narra che sulla pendice estrema del promontorio vi fosse un’oracolo di nome Manto , che dispensava oracoli ai navigatori tra cui Ulisse che prima di andare incontro ai vortici di Scilla e Cariddi chiese la divinazione all’oracolo . Come non dirvi di Torre Ruffa , spiaggia sulla quale grava la legenda che donna Canfora rapita dai saraceni si sarebbe gettata dalla loro nave gridando “Le donne di questa terra preferiscono la morte al disonore!” . E per questo il mare cambia colore ad ogni ora , assumendo le varie sfumature di blu , che rappresenta il velo che portava in capo la povera malcapitata . Come non parlarvi della Pietra del Diavolo, Il Diavolo si spacciò per un uomo dal volto nero, con un gran sacco sulle spalle , andò da Santo Elia e aprì il sacco e mostrò al Santo una grande quantità di monete, raccontando che aveva trovato l’ingente fortuna in un casolare abbandonato e pensava di poterla dividere con lui . Santo Elia invece, prese le monete e le lanciò lungo la strada e mentre rotolavano si tramutavano in pietre nere, di quelle che ancora oggi si possono reperire sul monte. Sul monte troverete anche un macigno con le impronte di unghie lasciate dal diavolo, prima che spiccasse il volo per inabissarsi nelle acque marine .