Sono stati i cinesi ad aver inventato la carta, materiale questo che si è poi diffuso nel resto del mondo grazie alle popolazioni arabe. È a Fabriano però, cittadina dell’entroterra marchigiano, che la carta è stata trasformata sino a diventare il prodotto che tutti noi oggi conosciamo e che tutti noi siamo soliti utilizzare quotidianamente.
Gli artigiani fabrianesi nel XIII secolo hanno introdotto alcune migliorie nelle tecniche per la lavorazione della carta. Sono stati proprio gli artigiani di Fabriano ad inserire nella produzione ad esempio la pila idraulica a magli multipli, macchinario questo dal tronco squadrato, con vasche di contenimento e una ruota idraulica, capace di sfruttare l’energia dei corsi d’acqua in modo impeccabile. Sono stati loro ad inserire l’utilizzo della gelatina animale e ad inventare la filigrana, così da poter contrassegnare i documenti di valore in modo semplice, così da poter anche identificare con immediatezza il produttore della carta.
Coloro che decidono di visitare Fabriano, devono proprio per questi motivi assolutamente andare alla scoperta del Museo della Carta e della Filigrana. Questo però non è certo l’unico museo disponibile in città.
Il Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano
La carta fa ormai parte della nostra vita quotidiana e nel corso degli anni abbiamo assistito ad un progresso crescente. Basti pensare che oggi siamo in grado di produrre buste riciclate che sono amiche dell’ambiente e in cui viviamo, fogli di carta in ogni possibile spessore e colore, oggetti in carta talmente tanto belli da poter essere considerati come delle vere e proprie opere d’arte. Sì, abbiamo assistito ad un progresso crescente, ma per comprendere appieno questo progresso è necessario fare un passo indietro nel tempo e andare alla scoperta della storia. Questo è possibile varcando la soglia del Museo della Carta e della Filigrana.
Il museo permette di effettuare un vero e proprio viaggio indietro nel tempo, per scoprire come gli artigiani del XIII secolo preparavano la carta del tutto a mano. Documenti, curiosità e aneddoti accompagnano il visitatore, che può anche partecipare a laboratori pratici di altissimo livello. I laboratori sono adatti a tutti, adulti e bambini, e consentono di assaporare il sapore più genuino della carta e della sua produzione.
Il museo trova dimora nell’ex convento di San Domenico, luogo questo ricco di suggestione. Bellissimo anche il parco antistante il museo, dove rilassarsi dopo la visita e dove sono presenti anche delle aree gioco perfette per i bambini.
Il Museo del Pianoforte Storico e del Suono
Tra gli altri musei di Fabriano che vale davvero la pena visitare, il Museo del Pianoforte Storico e del Suono, all’interno del Complesso Monumentale di San Benedetto a Fabriano. Qui sono presenti 28 pianoforti storici, della Collezione Claudio Veneri, datati dalla fine del Settecento ai primi anni del Novecento. Le visite guidate a cui è possibile partecipare hanno davvero dell’incredibile, visite-concerto infatti in costume d’epoca. È un museo che consente di scoprire come il pianoforte si è evoluto nel corso del tempo e offre anche uno spaccato di storia della musica con la possibilità di scoprire da vicino alcuni dei compositori che hanno utilizzato proprio quei pianoforti, come Bach e Mozart, come Beethoven e Chopin, come Debussy e Ravel.
Il Museo dei Mestieri in Bicicletta
Non tutti si rendono conto di quanto la bicicletta in passato fosse importante, anche nel mondo del lavoro. Innumerevoli mestieri non avrebbero potuto esistere un tempo senza una bicicletta! Pensiamo agli arrotini, ma anche ai barbieri che un tempo lavoravano direttamente a domicilio, nonché a lattai e contadini, senza dimenticare i calzolai. Anche i parroci un tempo erano soliti utilizzare una bicicletta per le benedizioni. Il museo ripercorre la storia di questi mestieri, dagli anni ‘20 agli anni ‘60, ed espone 87 meravigliose biciclette da collezione.