Cosa vedere a Fiumalbo in Emilia-Romagna
Se siete in Emilia-Romagna e avete in programma di visitare qualche borgo caratteristico poco battuto oltre alle città principali o alle spiagge più gettonate, Fiumalbo, in provincia di Modena, è proprio ciò che fa per voi.
Visitare la Chiesa di San Bartolomeo Apostolo
Perpendicolare ad una piccola chiesa preesistente, la Chiesa di San Bartolomeo Apostolo è stata costruita nel XVI secolo in tipico stile romantico.
All’interno di questo edificio religioso sono conservate alcune delle opere più pregiate, come una pala realizzata da Camillo Gavasseti e risalente al XVII secolo che raffigura la Madonna con il Bambino, San Giovannino e i Santi, oppure una tela su cui Adeodato Malatesta ha rappresentato il Martirio di San Bartolomeo, a cui è stata dedicata la Chiesa stessa.
Ammirare il panorama dalla Rocca
Si tratta di una struttura risalente al XII secolo che ai tempi aveva uno scopo principalmente difensivo grazie alle tre torri e alla cinta muraria che permettevano di individuare eventuali invasori in anticipo e di difendere il presidio.
La Rocca di Fiumalbo adesso non esiste più come era conosciuta allora, ma è ancora in piedi una torretta da cui si può ammirare un panorama magnifico in ogni stagione.
Attraversare il Ponte della Fola Alto
Una volta raggiunto il paesello di Fiumalbo, potete perdervi il Ponte della Fola Alto, chiamato anche Ponte del Diavolo. Questa struttura era stata costruita durante l’Alto Medioevo proprio per poter attraversare il Scoltenna, un torrente che non era possibile varcare a piedi.
Questo ponte particolare presenta una forma ad arco che è possibile percorrere senza rischio e attraversa un corso d’acqua circondato da una natura rigogliosa e rocce imponenti. L’altezza del ponte è abbastanza notevole, quindi non si tratta di una tappa consigliata a coloro che soffrono di vertigini.
Rimanere stupiti dalla Chiesa del Seminario
Stiamo parlando della Chiesa dei Santi Donnino e Francesco, anche se è conosciuta ai più come Chiesa del Seminario. Questa struttura religiosa è stata fortemente voluta da Padre Marco Bonacchi nel 1628, anche se l’edificio ora esistente risale alla seconda metà del Settecento.
Questa Chiesa è situata appena fuori dal centro storico, dopo il ponte che attraversa i Rio Acquicciola, e vale assolutamente la pena di essere una tappa del vostro itinerario a Fiumalbo: qui potrete ammirare numerose tele pregiate risalenti al Seicento e molti altari costruiti in pietra e stucco.
Scoprire le Capanne Celtiche
Al contrario di quanto visto fino ad ora, Fiumalbo non è solamente chiese e ponti, ma molto di più. Questo borgo infatti è ricco di storia dal punto di vista di eventi e popoli che hanno influenzato il suo sviluppo nel corso dei secoli.
Ad esempio, quando si parla di Fiumalbo è impossibile non citare i Celti, che hanno lasciato numerosi resti della loro permanenza nella zona. Tra questi spiccano di certo le Capanne Celtiche di Doccia, situate lungo la strada che porta da Fiumalbo a Doccia. Si tratta di costruzioni rurali molto particolari che assomigliano molto a quelle ritrovate in Irlanda e in Scozia, probabilmente risalenti al IV secolo a.C. secondo gli esperti del settore. Infatti, proprio in quel periodo i Celti raggiunsero l’Italia partendo dal Nord e si stabilirono, a quanto pare, anche nei pressi di Fiumalbo.
Pur essendo state costruite secoli fa, le Capanne Celtiche di Fiumalbo fanno parte del quotidiano degli abitanti, che le chiamano “Casoni”.
Fare una passeggiata fino alle Cascate
Si chiamano Cascate del Doccione e si trovano all’interno del Parco del Frignano, ma sono raggiungibili da tutti grazie al comodo sentiero che porta da Fellicarolo a Taburri.
Come succede spesso alle fonti d’acqua, durante i mesi caldi il flusso è minore, per poi tornare in abbondanza in primavera e in autunno. Ma anche in inverno le Cascate regalano uno spettacolo di luci grazie al freddo che fa ghiacciare l’acqua creando forme uniche.