Avete deciso di organizzare una vacanza a Madagascar? In questa guida vi parleremo dei siti di interesse più apprezzati dell’ Isola di Madagascar.
Sita al largo della costa africana sud-ovest nell’Oceano Indiano, Madagascar è senza dubbio una delle terre più selvagge e affascinanti del nostro pianeta. Si tratta di un arcipelago composto da cinque isole, di cui due isolotti disabitati: la più conosciuta è “Nosy Be” ma meritano tanto anche l’ Île Sainte-Marie e la naturalistica “Nosy Iranja”.
Un territorio fatto di molteplici parchi e riserve naturali (alcune della quali dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO), spiagge paradisiache con un’invidiabile barriera corallina e con una fauna e una flora di una ricchezza incomparabile. Il Madagascar vanta circa 19.000 specie vegetali differenti (davvero singolari le sette varietà di baobab) e una fauna con oltre 100.000 specie: resterete stupiti dallo spettacolo delle megattere e dalla particolarità dei lemuri. Ha paesaggi suggestivi e mozzafiato ed è una terra che almeno una volta nella propria vita bisogna visitare.
Cosa vedere e dove alloggiare
Il Madagascar, conosciuto anche come la Grande Isola Rossa, si trova a soli 600 km dall’ Africa. Ha 5000 km di coste, un ricca e variegata vegetazione, villaggi caratteristici e spiagge incredibili. E’ un paese davvero grande, è la quarta isola più grande del mondo dopo la Groenlandia, la Nuova Guinea e Borneo. Se non vi intrattenere per parecchi giorni è consigliabile che vi concentriate su un’unica zona, quella al Sud o quella al Nord. Diversi sono gli aeroporti presenti sull’ isola, il principale è l’ Aeroporto internazionale di Antananarivo (TNR) (vedi posizione su mappa) distante 17 km dalla capitale, i più piccoli sono Toamasina (TMM) (vedi posizione su mappa), Nosy Be (NOS) (vedi posizione su mappa) e Majunga (MJN) (vedi posizione su mappa). Giunti sull’ isola di Madagascar può iniziare un’incredibile vacanza. Sicuramente uno dei principali punti di interesse del Madagascar sono le Riserve Naturali e i Parchi, oltre alle spiagge, il deserto e i villaggi caratteristici. Ma in quale zona alloggiare?
Zona Nord
Nosy be

Se volete trascorrere una vacanza all’ insegna della tranquillità il posto giusto sicuramente è la costa nord. Qui troverete Nosy be (vedi posizione su mappa), la principale località turistica del paese, frequentata tutto l’anno da numerosi turisti. In questa zona troverete tantissimi Lodge con un ottimo rapporto qualità/prezzo: tra i tanti vi suggeriamo il B&B ad Ambatoloaka, La Merveille, gestito da una signora italiana che saprà farvi sentire a casa.
A Nosy Be le spiagge sono da sogno, bianche con un’acqua cristallina: la spiaggia più bella è Andilana (vedi posizione su mappa). Diverse sono le attività che possono essere svolte in questo luogo, come immersioni, snorkeling ed escursioni presso le isole limitrofe. In questa parte del paese troverete anche la baia dei Piccioni e delle dune, luogo da visitare, a pochi km di distanza da Diego Suarez, dove invece vi suggeriamo l’Hotel de La Baie per un soggiorno comodo e tranquillo.
Quest’alloggio, posto poco fuori il centro cittadino, dispone di camere pulitissime e di un ristorante dove poter degustare le specialità del posto. Se pensate, di trascorrere una o più notti nel Parco de l’Ankarana (vedi posizione su mappa), l’alternativa meno dispendiosa – ma anche la più bella se la si guarda come un’opportunità attraverso cui recuperare il rapporto con la natura – è fare campeggio.
Parco Nazionale della Montagna d’Ambra

A nord dell’isola oltre alle spiagge incredibili troverete anche il Parco nazionale della Montagna d’Ambra (vedi posizione su mappa), un’area protetta caratterizzata da cascate, corsi d’acqua e un lago vulcanico.
Ile Aux Nattes

Proseguendo verso l’oriente troverete Ile Aux Nattes (vedi posizione su mappa), un luogo incantevole con sabbia bianca, palme di cocco e bungalow sul mare. A nuoto è possibile anche raggiunge barriera corallina e durante il mese di agosto incontrate anche le balene megattere.
Zona Centrale
Vatomadry

Nella zona centrale è consigliabile anche Vatomadry (vedi posizione su mappa) nella zona centrale, strategica per raggiungere facilmente la costa nord e sud. Gli amanti del surf si sentiranno a casa. Ma attenzione al largo troverete gli squali.
Parco nazionale di Ranomafana

Se visitate il Madagascar non potete non fare una sosta nel Parco nazionale di Ranomafana (vedi posizione su mappa), dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 2007. Il parco, situato nella zona centro orientale del paese, si estende per 400 ettari ed è abitato da oltre 12 specie di lemuri.
Tsingy de Bemaraha

Non potete perdervi la parte occidentale dell’isola dove predomina la vegetazione. Qui c’è una zona protetta dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’ UNESCO nel 1990, parliamo di Tsingy de Bemaraha (vedi posizione su mappa). E’ uno dei luoghi più incredibili al mondo ricco di grotte stagliate su un paesaggio carsico che si estende per oltre 15.000 ettari. I due ambienti che caratterizzano il Parco, la savana e la foresta, ospitano numerose specie vegetali e animali. Se vorrete fare tutte le escursioni proposte dal Parco potrete anche alloggiare per due o tre notti all’ interno dello stesso. Qui inoltre potrete camminare lungo la Avenue des Baobab (vedi posizione su mappa), una lungo sentiero dove si possono ammirare secolari esemplari di Baobab.
Parco nazionale dell’ Isalo

Proseguendo verso sud troverete il Parco nazionale dell’ Isalo (vedi posizione su mappa). Il parco assume l’aspetto della savana africana, con canyon, rettili e diverse specie animali.
Zona Sud
La zona meridionale del paese è quella più arida. Troveremo spiagge bianche dall’ incredibile bellezza ma difficili da raggiungere, dune che emergono con la bassa marea e una foresta spinosa.
Come e quando andare
Una cosa da tenere bene a mente se si decide di intraprendere un viaggio per il Madagascar è che il clima non è uguale a quello italiano e che le e stagioni sono invertite rispetto alle nostre. Molto spesso la prima domanda che ci si pone quando si prende in considerazione un viaggio tanto lungo è: qual è il periodo giusto per partire? Se Parigi è la meta del viaggio, infatti, il problema non si pone ma quando si sceglie come destinazione un’isola della costa orientale africana allora è bene informarsi. Durante l’inverno, cioè da maggio ad ottobre, il Madagascar ha un clima è secco e le piogge sono sporadiche, mentre durante l’estate – e quindi da novembre ad aprile – il clima si fa più umido e le piogge cadono con molta più frequenza.
Bisogna comunque sapere, se si vuole vedere l’isola senza incappare in fastidiosi in toppe, che il Madagascar è caratterizzato da tre diverse zone climatiche ed è bene informarsi su ognuna di queste per capire dove è meglio alloggiare. La zona costiera ad ovest è più secca e meno soggetta a precipitazioni, con un clima tropicale e piogge durante la stagione umida (estate australe), ma sempre più scarse scendendo verso sud. La zona interna degli altipiani ha un invece clima temperato, con temperature un po’ più rigide e presenta solitamente piogge durante il periodo che va da novembre ad aprile. La zona a sud è riconosciuta, come dicevamo prima, come quella secca, con scarse precipitazioni e temperature più elevate.
Noi vi suggeriamo, comunque, di visitare il Madagascar nel periodo che da maggio ad ottobre poiché – come confermato dai copiosi flussi turistici registrati sull’ isola – sono questi i mesi che godono delle masse di aria fresca che, spostandosi da sud-ovest verso il centro-sud, arrivano a ventilare anche le zone interne. Evitate invece, se potete, i mesi da gennaio a marzo: come dicevamo prima, sono questi i mesi in cui si concentrano le forti piogge, che possono essere d’ostacolo addirittura per la viabilità dei mezzi di trasporto e compromettere così le gite che vi eravate proposti di fare.
L’isola, del resto, è incantevole ed offre tanto da vedere anche a chi preferisce il dinamismo al relax. Gli amanti dell’escursionismo ad esempio – aiutati dalle giuste condizioni climatiche – sapranno come intrattenersi, essendo il Madagascar famoso per la bellezza dei paesaggi,la vegetazione lussureggiante e una fauna che presenta una grande biodiversità, fatta di moltissime specie autoctone. L’isola di Nosy Be è sicuramente la tappa dove si concentra il maggior numero di attrattive, attraverso le quali ogni anno accoglie un copioso numero di turisti entusiasti di fare visita alle sue incantevoli spiagge sabbiose e alle famose riserve naturali di cui dispone. Anche quest’ultima ha un clima piacevole soprattutto tra maggio ed ottobre, con temperature che oscillano tra i 25-28 gradi ed un basso tasso di umidità. Nonostante le temperature registrino dei valori medi gradevoli tutto l’anno, per un viaggio in Madagascar, vi suggeriamo comunque di portare con voi un capo di abbigliamento caldo ed una giacca impermeabile.
Cosa mangiare
Messe da parte le preoccupazioni legate al clima, parliamo del secondo dubbio che ci attanaglia quando scegliamo come destinazione di un viaggio un paese molto diverso da noi culturalmente.
Per noi italiani – si sa – il concetto di cultura è visceralmente legato a quello di cucina e mangiare bene non è un capriccio ma una faccenda molto seria. Per quanto tentati ci mostriamo di assaggiare le specialità del posto di cui siamo ospiti, tacitamente, si fa spazio dentro di noi la preoccupazione di vedere il viaggio che tanto abbiamo sognato compromesso da una cucina poco appagante. Insomma, rinunciare a pane e pasta per un tempo superiore ai dieci giorni è già deprimente di per sé! Il Madagascar, tuttavia, saprà consolarvi se seguite qualche utile dritta.
La cucina malgascia si compone di diversi elementi e si mostra più variegata di altre in quanto soggetta a diverse contaminazioni. La vita quotidiana qui trova ancora il suo maggiore sostentamento nell’ agricoltura – poiché la maggior parte dei malgasci vive in campagna e le città non hanno ancora visto il progresso che ha invece raggiunto altre metropoli africane.
Il riso resta la principale coltivazione del paese che ne fa due raccolti l’anno: uno tra dicembre e gennaio, l’altro ad aprile. Se siete fortunati, potrebbe capitarvi di assistere ad una delle tante feste che qui si fanno in onore del raccolto: i chicchi di riso cambiano colore a seconda delle stagioni e i momenti della coltivazione o del raccolto offrono spesso spettacoli incantevoli.
Altro grande protagonista della tavola malgascia è lo zebù, un bovino con gobba e corna venerato e molto spesso sacrificato in antichi riti di culto. Il Romazava zebù è, non a caso, è per eccellenza il piatto nazionale e si compone proprio di carne di zebù, riso e brodo di verdure e pomodori. Altri piatti tradizionali molto gustosi sono Il Henakisoaravitotosy (un’ottima carne di maiale con purè di foglie di manioca) e l’ Henakisoaamalonasy, ossia carne di maiale mescolato con anguilla.
I pasti sono spesso accompagnati dal Ranovola, ovvero l’acqua di cottura del riso bruciacchiato che per il suo colore è nota anche sotto il nome di “whisky malgache.”
Ottimi anche il pesce che vi suggeriamo di mangiare sulla costa ma, in generale, possiamo dire di poter trovare ristoranti carini in tutto il paese: in alcuni di questi è spesso possibile degustare la cucina francese poiché si equilibra molto bene con le materie prime impiegate in quella magalascia.
E’ importantissimo non utilizzare mai l’acqua del rubinetto in Madagascar, né per bere né per lavarsi i denti, soprattutto nelle località minori. Un consiglio che vi tornerà utilissimo è appunto quello di bere solo acqua imbottigliata o opportunamente purificata e disinfettata e di diffidare perfino di quella che viene distribuita nei villaggi. Così anche il cibo deve essere opportunamente cotto, sia carni che verdure.
Come muoversi
Taxi brousse
Per spostarvi tra le diverse località di Madagascar potrete scegliere per un taxi brousse: si tratta di un servizio urbano. Questo mezzo, però, è molto lento e spesso affollato. Altra soluzione è quella di scegliere il “taxi-be“, sicuramente più caro e decisamente più rapido e confortevole. I taxi a Madagascar si trovano in tutte le principali città. Li troverete sia passeggiando lungo la strada che presso le stazioni degli autobus o dei treni.
Auto a noleggio con guidatore
In Madagascar vi sono diverse strade sterrate, non vi è un soccorso stradale o numeri di emergenza per tale motivo è non si possono noleggiare automobili senza autista. Quando si decide di noleggiare un auto nel preventivo è quindi previsto anche il costo dell’autista compreso di tariffa ed eventuale pernottamento e vitto.
Treno
Sull’isola vi sono 4 vie ferroviarie però solo due di essere sono utilizzate per trasportare i passeggeri (la linea Fianarantsoa-Manakara e il tratto da Moramanga a Toamasina). Solo per i gruppi numerosi c’è il treno, conosciuto come Trans Lemurie Express, che dispone dai 50 ai 100 posti.
Risciò
Se cercate un mezzo di trasporto tipico, il risciò fa proprio al caso vostro. Una piccola carrozzella pittoresca trainata da una persona oppure a piedi (ciclo risciò).